venerdì 19 novembre 2010

La manovra finanziaria propone il taglio del 5X1000

La Camera dei Deputati ha appena approvato la legge di stabilità per il 2011 (la prossima settimana la discussione si sposta al Senato) dove, con il maxi emendamento del Governo, è stato reinserito il 5 per mille ma ridotto ad un quarto, cioè con un tetto di 100 milioni anziché di 400 come in precedenza.
E' grave che il volontariato subisca questo taglio così drastico, pur in una manovra economica segnata duramente dalla crisi.
Questo avviene in quadro già gravato dai tagli ai fondi delle politiche sociali: dai 1.472 milioni di euro del 2010 ai 349,4 del 2011, pari a meno 76%: sono i fondi per i servizi sociali dei Comuni, spesso realizzati con il volontariato e il non-profit, i fondi per la famiglia, per la non-autosufficienza, per l’infanzia, l’adolescenza e i giovani, per calmierare l’affitto e per il servizio civile. Per questo CSVnet, Forum Terzo Settore, la Consulta del Volontariato e ConVol hanno deciso di promuovere un appello che tutto il mondo del Volontariato e del non profit invierà alle Istituzioni, in cui si chiede di reintegrare le risorse per i servizi sociali e per il 5 per mille.
Chiediamo al Governo e al Parlamento - come si legge nell’appello -di onorare gli impegni, di ascoltare il non-profit e di non colpire i servizi sociali, di non togliere quelle risorse che in applicazione del principio di sussidiarietà i cittadini danno al Volontariato e al Terzo Settore”.
Il 5 per mille diviene così l’1,25 per mille, colpendo soprattutto le piccole realtà, così presenti nei territori, e così essenziali oggi nel pieno della crisi. “Chiediamo al Parlamento di compiere un atto di grande responsabilità, reintegrando il 5 per mille e i fondi per i servizi sociali”.
Il Coordown ha inviato ai massimi esponenti del Governo e del Parlamento, oltre al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, la lettera nella quale chiede il ritiro della proposta.

1 commento:

  1. Questo provvedimento è un colpo durissimo. Per la nostra sezione significa l'automatica chiusura della casa appartamento dove i ragazzi trascorrono in autonomia i fine settimana, imparando da soli a gestire le quotidiane faccende domestiche, le spese e, perché no, hanno l'opportunità di divertirsi. Abbiamo ancora necessità di questi fondi per non spegnere nuovamente la speranza in questi ragazzi.

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