domenica 6 marzo 2011

Legge 68/99 e quote di riserva: approvazione definitiva

Come ricorderete, alcune settimane fa avevamo dato conto delle iniziative di protesta contro una proposta di legge che prevedeva l’inserimento dei familiari di vittime di terrorismo nelle quote di riserva previste con la legge 68/99 (collocamento al lavoro delle persone con disabilità).
La norma è stata scongiurata, grazie anche alla mobilitazione del mondo dell'associazionismo.
Si riporta a seguire il testo del comunicato stampa pubblicato oggi dalla FISH:
Anche il Senato ha approvato definitivamente la Proposta di Legge (giungeva dalla Camera, proposta dall’Onorevole Schirru e altri) che fornisce un’interpretazione autentica alla Legge n. 407 del 1998 e alle modifiche intervenute soprattutto nel 2010 (Legge 126): vi si ribadisce che le assunzioni obbligatorie per chiamata diretta dei familiari di vittime di atti di terrorismo non possono superare e occupare la quota di riserva spettante ai lavoratori disoccupati invalidi, prevista dall’articolo 3 della Legge n. 68 del 1999.
La Legge 126/2010 aveva infatti disposto che le aziende con più di 50 dipendenti fossero prioritariamente obbligate all’assunzione di orfani e di superstiti delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata. Tale priorità, colmando gli obblighi di assunzione, sarebbe andata a scapito della riserva prevista dalla Legge 68/1999 a favore delle persone con disabilità.
Opportunamente la norma, approvata e in attesa di pubblicazione, riconferma la garanzia del 7% di aliquota di riserva ai disabili.
Si tratta di un risultato importante poiché erano a rischio migliaia di assunzioni di persone disabili sia nel privato che nella Pubblica amministrazione.
Un risultato importante ottenuto grazie all’ampia mobilitazione delle Associazioni e all’iniziativa di alcuni parlamentari (in particolare Amalia Schirru e Augusto Battaglia), incontrando comunque ampio consenso sia alla Camera che al Senato.

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